Lettera aperta ad un sindaco neo-eletto

Egr, [...]

Innanzi tutto voglio congratularmi con lei per lo straordinario successo ottenuto alle passate elezioni.
Segno indubbio della bontà del suo operato e della fiducia che molti cittadini ripongono in Lei.

Le scrivo perchè trovo significativa la sua vittoria nella città di [...], storicamente feudo della sinistra, soprattutto se messa in relazione alla sconfitta del partito di governo. Dico questo perchè voglio vedere nella sua vittoria, non tanto la vittoria del cittadino X sul cittadino Y, quanto piuttosto la vittoria di un movimento locale contro il PD. In quest'ottica infatti voglio riconoscere ai nostri concittadini la capacità che hanno avuto di evitare la trappola della vuota retorica del partito e di tutelarsi contro chi si sta distinguendo, in tutta Italia, come un'enorme macchina per l'assegnazione di grandi appalti per opere altamente impattanti quanto inutili e, più in generale, come un sistema verticistico e strettamente gerarchico.

Nel vuoto del sistema partitico italiano trovo di grande valore il suo risultato che è riuscito ad evitare le destre, il suddetto partito e i facili populismi a cinque stelle.

Senza entrare troppo approfonditamente nel merito le elenco in breve quali sono i principali appalti a cui mi riferisco. Naturalmente quando dico che il PD ha interessi in un determinato appalto mi riferisco o a lavori assegnati a costole dello stesso partito (Legacoop, CMC...) oppure a privati notoriamente sponsor o comunque vicini a suddetta area.

 Il partito democratico ha i suoi interessi nella realizzazione della seconda linea ad alta-velocità Torino-Lione (la prima, lo ricordo, è utilizzata solo al 30%).
Ha inoltre interessi nella realizzazione di altri tratti AV tra cui quello Bologna-Firenze.
Recentemente perfino renzi è arrivato ad ammettere le responsabilità del PD nella realizzazione del MOSE di Venezia.
E' implicato negli scandali dovuti all'assegnazione di appalti relativi ad EXPO 2015 Milano.

Anzichè continuare con gli esempi vorrei chiederle di vigilare sulla situazione in paese, poichè quello che viene applicato alla nazione viene riportato anche nel locale. La nostra zona ha una straordinaria vocazione naturalistica e architettonica che va preservata. Le voglio chiedere di esprimere subito un parere forte sulla volontà di bruciare rifiuti CSS nei forni delle cementerie. Le chiedo anche di prendere posizione sulla realizzazione della strada a scorrimento veloce che dovrebbe collegarci allo svincolo della superstrada (quando un altro collegamento veloce già esiste, dall'altro lato del paese...). Ho già avuto modo di scrivere la mia idea su queste due opere qui e non vorrei rubare altro spazio in questa sede.

Mi permetto solo di dirle che queste opere sarebbero oltremodo impattanti per l'ambiente, per l'aria che respiriamo (che già sfora i limiti consentiti del 90% ogni anno) e in generale per la dimensione archittetonica e paesaggistica del paese. Naturalmente la rinuncia ad alcune opere non può essere fatta senza un emancipazione da alcune parole d'ordine, ormai vuotate di significato, che sempre le accompagnano, come ad esempio "progresso"... E a questa riflessione va fatta seguire la consapevolezza di dover costruire e valorizzare un nuovo tipo di approccio al lavoro: la crisi ci ha insegnato che i cementifici seppure creano lavoro, creano del lavoro comunque incerto e che, in definitiva, tutti i lavori lo sono. Quindi vale la pena ripensare dove si vuol spostare l'ago della bilancia nel merito del rapporto con i cementifici della città.

Nell'ottica di un cambiamento tanto radicale di prospettiva, ne approfitto per darle solo un suggerimento valido come sperimentazione, in piccole aree, di processi volti ad aumentare il senso civico e la partecipazione: l'Autogestione. Incentivi l'individuazione di aree esterne o interne da far gestire direttamente ai cittadini, aree in cui si possa curare il verde, coltivare un orto, creare un ambiente per incontrarsi, creare street-art, ecc... E lasci, a chi prende l'incarico, la responsabilità di rispondere del risultato. Personalemente, lo trovo il miglior esercizio civico possibile.

Nel salutarla,
la ringrazio e le faccio i migliori auguri.