Negli ultimi 15 anni, grazie al lavoro dell’amministrazione comunale e dell’associazione Città Futura, nel piccolo borgo di Riace superiore (RC) si è sperimentato con successo un progetto di accoglienza migranti volto a ripopolare un paese altrimenti destinato all’abbandono. Tale progetto è rivolto a migranti di tutte le nazionalità, indipendentemente dalla regolarità burocratica, e volto ad inserirli attivamente nel tessuto urbano attraverso attività sociali ma anche attraverso il recupero di forme d’artigianato, locali o etniche.
In un vicolo incontro una signora liberiana che cerca di sbarazzarsi delle attenzioni di un vecchio del paese. Lui se ne va e saluta porgendo una mano che lei rifiuta di stringere. Le spiego, in seguito, che per noi è normale stringere la mano. Lei mi spiega che nella loro cultura è sconveniente.